Solidarietà camera penale Napoli

GIUNTA DELL’UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE
Delibera dell’11 marzo 2013

L’Unione delle Camere Penali Italiane,

richiamati

- i documenti con cui, nel recente passato, si sono denunciati casi, avvenuti in varie sedi giudiziarie, dove organi inquirenti o magistrati del pubblico ministero hanno posto in essere gravi atti di intimidazione di difensori, oppure hanno invaso in modo massiccio ed indiscriminato lo spazio di riservatezza tra avvocato e cliente, quando non hanno addirittura operato vere e proprie irruzioni in studi legali per arrestare clienti in colloquio;
- in particolare, la delibera del 24 ottobre 2011, con la quale è stato proclamata l’astensione degli avvocati penalisti dalle udienze in difesa del diritto di difesa;

osservato

- che nel distretto della Corte d’Appello di Napoli sono successivamente state avviate diverse indagini che coinvolgono avvocati penalisti;
- che, com’è tradizione dell’Unione Camere Penali, non s’intende entrare nel merito delle singole vicende, che sono affidate all’Autorità Giudiziaria e, peraltro, sono coperte dal segreto d’indagine;
- che, tuttavia, si è saputo di una lunga e particolarmente invasiva attività di intercettazione all'interno di uno studio legale, che ha determinato la violazione della riservatezza di tutti i clienti (e quindi del loro diritto di difesa), e per dieci mesi, mentre l’indagine penale attingeva l’avvocato per episodi circoscritti;
- che in altro procedimento, sono stati depositati ed utilizzati nei fascicoli di indagine - riguardanti taluni dipendenti dell'amministrazione giudiziaria - elenchi di centinaia di avvocati penalisti, tutti identificati con tanto di recapiti telefonici, così come avviene quando gli atti di pg si occupano di indagini relative ad organizzazioni criminali;
- che, con riguardo a tale ultima vicenda, l'empito moralizzatore che traspare dalla volontà di criminalizzare una realtà giudiziaria, ed in particolare la componente dell'avvocatura, sarebbe meglio indirizzato a risolvere le disfunzioni strutturali che caratterizzano certi uffici;
- che, al di là di qualsiasi valutazione specifica, è a dir poco paradossale che in una realtà come quella campana la Procura e gli apparati investigativi si concentrino sui munuscula – è proprio il caso di dire - al fine di individuare "ad orologeria" fatti di reato;
- che tale ultimo aspetto non può che indurre ad una riflessione, già più volte operata, circa l'alto tasso di discrezionalità che ormai caratterizza non solo l'esercizio della azione penale ma anche
l'esplicazione del potere di indagine, nella consapevolezza che gli effetti - in questo caso di indiscriminata criminalizzazione dell'avvocatura napoletana - vengono in ogni caso raggiunti;
preso atto
che la Camera Penale di Napoli ha indetto un’astensione delle udienze dal 20 al 26 marzo 2013;

esprime

la propria preoccupazione per la situazione descritta e la piena solidarietà all'avvocatura penalista campana;

dispone

l’invio della presente delibera al Ministero della Giustizia, al Procuratore Generale presso la Corte Suprema di Cassazione, al Presidente della Corte d'Appello di Napoli, al Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli, al Presidente del Consiglio dell'Ordine Avvocati di Napoli.
Roma, 11 marzo 2013

Il Segretario
Avv. Vinicio Nardo

Il Presidente
Avv. Valerio Spigarelli

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